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Ansia da separazione del cane: come comportarsi?

Condividere la propria vita con un cane significa creare un legame profondo, fatto di momenti vissuti insieme, di sguardi complici e di piccole routine quotidiane. Ma quando per esigenze lavorative o personali siamo costretti a lasciare il nostro amico da solo in casa, non sempre la separazione viene vissuta con serenità.


Per alcuni cani, stare lontani dal proprio umano è fonte di grande disagio. È quella che viene definita ansia da separazione del cane, una condizione che può trasformarsi in un problema serio se non affrontata nel modo giusto.


Vediamo insieme che cos’è, come riconoscerla e soprattutto come aiutare il tuo cane a superarla.



Indice dei contenuti



Che cos’è l’ansia da separazione del cane?

L’ansia da separazione è uno stato d’ansia che il cane manifesta quando il suo proprietario si allontana da casa o lo lascia da solo per un certo periodo. Non si tratta solo di un po’ di malinconia o di noia: è un disagio vero e proprio, che può avere ricadute importanti sul benessere psicofisico dell’animale.


Alcuni cani reagiscono con lievi segnali di stress, mentre altri possono arrivare a comportamenti distruttivi o a veri e propri attacchi d’ansia. Non è raro che questo disturbo si aggravi nel tempo, se non viene gestito correttamente.



Perché si manifesta?

Le cause dell’ansia da separazione del cane sono diverse. Ogni cane ha una storia unica, e il contesto in cui vive può incidere molto sul suo equilibrio emotivo.


Alcuni cani sono più predisposti di altri per carattere o per esperienza di vita. Un cambiamento improvviso nella routine, come un trasloco o il ritorno a un lavoro in presenza dopo mesi di smart working, può destabilizzarli. Allo stesso modo, i cani che hanno subito traumi o abbandoni spesso sviluppano un attaccamento insicuro verso il loro umano di riferimento.


C’è poi un fattore legato all’educazione: un cane che non è mai stato abituato gradualmente a tollerare momenti di solitudine può sviluppare ansia quando si trova improvvisamente da solo.



Come riconoscere l’ansia da separazione

I segnali dell’ansia da separazione del cane possono essere vari e non sempre evidenti. A volte è necessario osservare con attenzione il comportamento del proprio cane per accorgersi del disagio.


Tra i sintomi più comuni troviamo vocalizzazioni eccessive, come abbai, pianti o ululati, comportamenti distruttivi come mordere mobili o graffiare porte e finestre, e l’eliminazione di bisogni in casa anche in cani normalmente educati. Al rientro del proprietario, il cane può manifestare una reazione esagerata, con iperattività e agitazione fuori controllo.


Altri segnali meno evidenti includono salivazione eccessiva, tremori, perdita di appetito e comportamenti compulsivi. Alcuni cani cominciano a mostrare ansia già prima che il proprietario esca, riconoscendo i segnali che precedono la separazione, come prendere le chiavi o indossare la giacca.


Se noti questi comportamenti in modo ricorrente, è importante non sottovalutarli e affrontare il problema con consapevolezza.



Cosa evitare

Quando si ha a che fare con un cane che soffre di ansia da separazione, la gestione emotiva del proprietario è fondamentale. È importante non reagire in modo impulsivo o inadeguato.


Sgridare il cane al rientro a casa per eventuali danni o comportamenti inappropriati è inutile e dannoso: il cane non sarà in grado di collegare la punizione al suo comportamento di ore prima. Allo stesso modo, fare feste eccessive al momento del rientro può rinforzare la carica emotiva legata alla separazione, peggiorando il problema.


Infine, ignorare il problema sperando che si risolva da solo è una scelta rischiosa. L’ansia da separazione tende a peggiorare se non viene affrontata con un percorso mirato.


ansia da separazione del cane

Come comportarsi per aiutare il cane

Affrontare l’ansia da separazione richiede pazienza, coerenza e un approccio graduale. Ecco alcune strategie utili.



Abituare progressivamente

Uno degli strumenti più efficaci è la desensibilizzazione graduale. Si tratta di abituare il cane a stare da solo per periodi inizialmente molto brevi, aumentando progressivamente la durata dell’assenza.


È importante che le uscite iniziali siano brevi e frequenti, per insegnare al cane che la separazione non è un evento straordinario né una minaccia. In parallelo, va ridotta l’enfasi emotiva legata ai momenti di uscita e di rientro.



Creare un ambiente positivo

Per aiutare il cane a vivere la solitudine in modo più sereno, può essere utile arricchire l’ambiente con stimoli positivi. Giochi interattivi, tappetini olfattivi o masticativi sicuri possono tenerlo impegnato e ridurre il senso di vuoto.


Anche l’utilizzo di suoni rilassanti o musica specifica per cani può contribuire a creare un clima più rassicurante.



Favorire l’autonomia emotiva

Se il cane impara a rilassarsi autonomamente in tua presenza, sarà più facile per lui affrontare i momenti in cui resterà solo.



Routine prevedibile

Mantenere una routine regolare aiuta il cane a sentirsi più sicuro. Gli orari dei pasti, delle passeggiate e dei momenti di gioco dovrebbero essere il più possibile stabili, per offrire punti di riferimento rassicuranti.



Quando rivolgersi a un professionista

In presenza di sintomi marcati o di comportamenti che compromettono il benessere del cane e della famiglia, è sempre consigliabile chiedere supporto a un educatore cinofilo esperto o a un veterinario comportamentalista.


Un professionista può valutare il caso specifico e impostare un programma personalizzato, che includa tecniche di modificazione comportamentale e, se necessario, un eventuale supporto farmacologico temporaneo.


Intervenire precocemente è la scelta migliore per aiutare il cane a superare il problema senza cronicizzarlo.



L’ansia da separazione del cane è un disturbo reale, che richiede attenzione e un approccio rispettoso delle emozioni dell’animale. Non è un capriccio né un problema educativo in senso stretto, ma un disagio emotivo che va compreso e gestito con gradualità.


Con pazienza, coerenza e il giusto supporto, è possibile aiutare il cane a vivere meglio i momenti di solitudine, migliorando la sua qualità di vita e quella di tutta la famiglia.


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